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Daniele Federico Maras

Insegnamento:
Gestione e tutela dei beni culturali (SECS-P/08)

Daniele Federico Maras, nato a Roma il 9 agosto 1973. Laurea in Etruscologia e Archeologia Italica (1997), Dottorato di Ricerca in Archeologia - Etruscologia (2002), Specializzazione in Archeologia Classica (2004), presso la «Sapienza» Università di Roma (Prof. Giovanni Colonna).

Funzionario Archeologo presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale (dal 2017; responsabile dell’area funzionale Educazione e Ricerca dal 2021), responsabile della tutela dei territori di Veio, dell’agro Falisco, di Sutri e di Tarquinia.

La sua produzione scientifica comprende una lunga e continua serie di articoli pubblicati su riviste scientifiche di rilevanza nazionale e internazionale, contributi apparsi in volumi miscellanei e partecipazioni in convegni in Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Austria e Stati Uniti d’America.

Tra i suoi principali campi di ricerca spiccano le religioni dell’Italia preromana, con particolare riguardo alle iscrizioni sacre etrusche alle quali è dedicato il volume monografico Il dono votivo. Gli dei e il sacro nelle iscrizioni etrusche di culto (2006), cui si affianca una serie ininterrotta di contributi sul pantheon, i culti, il lessico del sacro e la divinazione, a partire dal 1998 e fino a oggi. All’epigrafia etrusca sono dedicate numerose pubblicazioni di singole iscrizioni sulla Rivista d’Epigrafia Etrusca e in articoli dedicati a specifici contesti epigrafici, nonché il fascicolo del Corpus Inscriptionum Etruscarum dedicato a Veio e all’Agro Falisco (2006), realizzato assieme a Giovanni Colonna. Più di recente ha intrapreso la curatela del volume Oxford Handbook of the Etruscans, in corso di preparazione.

Programma
Il corso illustra la configurazione attuale del Ministero della Cultura a partire dalla legislazione di riferimento, con particolare riguardo al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, per identificare i soggetti istituzionali e le relative competenze per le azioni di tutela e valorizzazione, sia in generale, sia soprattutto relativamente ai beni demo-etno-antropologici.

Vengono approfondite le caratteristiche delle istituzioni dopo le recenti riforme e la funzione dei professionisti della cultura nell’ambito delle Soprintendenze e dei Musei. In particolare, si dedica particolare attenzione all’individuazione dei beni culturali (procedimenti di verifica e dichiarazione di interesse), alla valenza antropologica della definizione di legge del paesaggio come “territorio espressivo di identità” e al ruolo dell’UNESCO per le convenzioni internazionali e per le liste del patrimonio culturale dell’umanità, sia materiale che immateriale.

Al termine del corso lo studente potrà comprendere i diversi ruoli e le responsabilità dei funzionari tecnici, delle istituzioni pubbliche, degli enti locali e dei professionisti, in preparazione al loro futuro lavoro nel settore.